

Le origini della famiglia Favaloro

La mia città è Palermo splendidamente affacciata sul mare e quando guardo il mare penso alle origini della mia famiglia.
Infatti, dalla lettura di documenti di archivio del seicento si scopre che i miei diretti antenati risultano essere i "patroni di barca" e detentori di "carature", ovvero quote di proprietà delle barche che si costruiscono a Palermo in quegli anni.
Le imbarcazioni che possedevano erano gli schifazzi e le tartane, navi funzionali per la navigazione di cabotaggio e utili per il trasporto di merci di ogni genere.
Agli inizi del settecento, un ramo della famiglia entra a far parte della maestranza dei materassai, in altre parole i commercianti di cotone grezzo, attività che doveva essere per loro redditizia che viene praticata da un ramo della mia famiglia fino ai primi anni del novecento, ne è muto testimone a Palermo il prezioso villino "Favaloro" di stile liberty che apparteneva appunto ad un ricco commerciante di cotone.
Nel primo ventennio del settecento Giuseppe Favaloro, (il mio omonimo nonno) nel 1749 si sposa con Vincenza Calvo figlia di un maestro gallonaro, matrimonio che gli consente di poter accedere nella maestranza del suocero senza esami essendo un privilegio accordato nel capitolo a tutti i mariti delle figlie degli appartenenti all'arte.
I nomi dei figli del gallonaro Giuseppe Favaloro li ritroviamo decenni dopo nei capitoli della maestranza stessa, tra coloro che possono accedere alla maestranza, in altre parole era il loro privilegio ad entrare a far parte della maestranza.
Mio padre Favaloro Francesco risulta iscritto tra coloro che possono entrare nella maestranza dei gallonari, come si legge nei Capitoli dell'arte, non ha mai esercitato la professione di gallonaro, ma ha seguito un altro percorso che lo ha portato a diventare maestro precettore. Mio padre si sposò tre volte, il primo matrimonio nel 1783, con Caterina Conzales , rimasto vedevo si sposa una seconda volta ed anche una terza volta nel 1810 con mia madre Tosco Concetta sua cugina di secondo grado.
Da questo terzo matrimonio nasco nel 1814 a Palermo per esattezza nel quartiere della "Loggia", oggi chiamata la "Vucciria", il quartiere dove da generazioni hanno vissuto i miei antenati.

Palermo in una carta del '600
Il porto della Cala di Palermo in un immagine dei primi del '900.

Il Genio di Palermo: simbolo del quartiere della Vucciria




Giuseppe Favaloro
Modello di uno schifazzo, imbarcazione di cabotaggo.
Pubblicità primi del '900 di un commerciante di cotone
Villa Liberty progettata dall'Arch. Basile - via Dante Palermo